Giovine donna che non ha pudori,
alla solatia estate ti distendi,
a tutti t'offri, nulla tu pretendi,
sian ricchi o poveri i tuoi amatori.
Da "gente bene" giunta da ogni dove
fosti violentata ancor fanciulla,
t'han posseduta senza darti nulla,
case su case, ovunque ci si muove.
Spoglia t'han presa, straccia ti han lasciata,
ma godi dell'estiva confusione
sapendo d'esser presto abbandonata.
Eppur, venendo a Te, da pappagone
la notte io ti vedo ingioiellata
che più che vera, sembri una visione.
Arida set. 87
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