Adulatore non sono mai stato,
critico sì, fors'anche un po' cattivo,
questo perché io t'amo, allor soffrivo
quando i rapaci t'hanno violentato.
In te s'è rinnovato il sangue mio,
m'hai dato il pane sino alla pensione,
or che l'età s'avanza è con ragione
che per te posso dir ringrazio Dio.
Or posso dir mi piaci, che sei bella,
specie d'estate, allorché la sera
la gente per le strade s'affratella.
Amo i susini tuoi in primavera,
mi manca un po' la neve, solo quella.
Che può mancar a chi vuol na bufera?
06-11-2009; Pomezia
da: Un Fiore
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