martedì 21 aprile 2009

preludio.(I) (59)






Sopra il mare, sospesi ed incantati,
con la montagna che ti piomba addosso
e il pulman che rasenta, fino all'osso,
quei limiti dall'uomo profanati.


I grandi ulivi curvi ed aggrappati,
scalette zigzaganti per l'accesso
a spiaggette nascoste all'occhio stesso;
terrazze di limoni coltivati.


Abbandonato il grigio quotidiano,
preso, della natura, dall'incanto,
all'improvviso appare Positano.


Devi fermarti, non importa quanto,
almeno il tempo d'ammirar dal piano
ciò che dall'alto già risalta tanto.
immagini



























































































































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