Valle d'Aosta, terra di confine,
sull'alpe estrema steso fazzoletto
col Bianco ed il Cervino a far da tetto;
montagna orgoglio, gioia, rose e spine.
Orgoglio era il traforo, la tragedia
ancora brucia, aperta è la ferita
e chi lo sa quando sarà guarita;
gente tenace che a tutto rimedia.
Di te io mi ricordo solamente
una gita a Cervinia, sulla neve,
quand'ero ancora un adolescente.
Quante culate, ma era un cader lieve
per quella età felice ed incosciente
che non misura sempre ciò che beve.
Sonetti d'Italia
sull'alpe estrema steso fazzoletto
col Bianco ed il Cervino a far da tetto;
montagna orgoglio, gioia, rose e spine.
Orgoglio era il traforo, la tragedia
ancora brucia, aperta è la ferita
e chi lo sa quando sarà guarita;
gente tenace che a tutto rimedia.
Di te io mi ricordo solamente
una gita a Cervinia, sulla neve,
quand'ero ancora un adolescente.
Quante culate, ma era un cader lieve
per quella età felice ed incosciente
che non misura sempre ciò che beve.
Sonetti d'Italia
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