venerdì 3 febbraio 2012

578) Purificazione

Ovunque guardi senti indignazione,
cresce la rabbia nel cuor della gente
contro una casta sorda ed incosciente
che non s'accorge di star sul burrone.

Il popolo è alla disperazione,
la disoccupazion sempre crescente
per lavorare non s'inventa niente,
licenziare sembra la soluzione.

Lo stato che vuol far "liberi tutti"
chi può s'arrangi chi non può s'affoghi,
la casta sta nei posti bene asciutti.

Dovremo in piazza riportare i roghi
per liberarci di questi farabutti?
I furbi occuperan gli stessi luoghi!

Per quanto tu ti sfoghi
troppo c'è da bruciar per ripulire,
un fuoco ci vorrebbe a non finire.

3-febbraio 2012

venerdì 20 gennaio 2012

(577) Testa tra le nuvole



Ho la testa che vola,
anche se sono a letto
che riposo un pochetto
se ne parte da sola.

Fermarla è una parola!
sembra come un folletto
che, con tutto il rispetto,
ogni regola viola.

E' impicciona è curiosa,
guarda, vede e riporta,
e registra ogni cosa.

Se gli dico: -Sta attenta,
gente c'è permalosa!-
lei fa la gattamorta.

20-gennaio-2012

mercoledì 18 gennaio 2012

(576) Ali di poesia



Quanti versi poetici d'amore
gemme d'ambrosia, gocciole di miele,
si salveranno dalle adunche chele
del tempo, caterpillar distruttore.

Si perderan n'un mare di parole
formando un vorticoso mulinello
in un confuso e astruso carosello
se non c'è un filo che legarle vuole.

E quelli che le issavano a bandiera
non sapranno dove andarle a cercare
foglie spazzate via dalla bufera.

Solo chi le ha sapute ben legare
di ritrovarle ancora non dispera;
se c'è vera poesia saprà volare.

18-gennaio-2012

Versione N° 2 in collaborazione
con Roberto Mestrone.


Quanti versi poetici d'amore
gemme d'ambrosia, onde di ruscello,
eviteranno il baratro e l'avello
del tempo, caterpillar distruttore.

Le affogherà quel mare seduttore
formando un vorticoso mulinello
in un confuso, astruso carosello
se non c'è un filo a incatenarle al cuore.

E quelli che le issavano a bandiera
non capiranno più dove cercare
le foglie abbandonate alla bufera.

Solo chi le ha sapute ben legare
di ritrovarle ancora non dispera;
se c'è vera poesia saprà volare.

19-gennaio-2012

sabato 14 gennaio 2012

(575) La carriera



Se hai un figlio e vuoi faccia carriera
gli devi dir di essere disonesto,
non criticare mai ne quello o questo,
pronto a indossar qualunque sia bandiera.

Non deve innamorarsi, né sincera
sia la sua fede, ovunque, in ogni gesto,
non metta il sentimento che è indigesto
e può portare a notte avanti sera.

Se gli vuoi bene auguragli l'amore,
di essere assediato dall'affetto
di mille fontanelle di calore.

La carriera gli inaridisce il cuore,
non potrà mai scaldarsi a un caminetto,
schiavo sarà da stress fin quando muore.

14-gennaio-2012

venerdì 30 dicembre 2011

(574) La Culona



Con me c'era la giostra, ricordate?
c'era il divertimento garantito,
ovunque andavo c'erano risate.
Chi criticava si sarà pentito?

V'infondevo ottimismo e sognavate
con il Grande Fratello gratuito,
la Lega allegra a fare stupidate
col suo Bossi ministro un po' intontito.

Io lo dicevo: -Guai se vi svegliate!
Che la realtà è uno stretto vestito,
è scoprir di Gasparri le cazzate,
veder ogni ministro a me asservito.

Per aver detto alla crucca: -Culona! -
s'è rotto il sonno, io ho perso la poltrona.

30-dicembre-2011

mercoledì 21 dicembre 2011

(573) Lega cialtrona



Vuol ritornare vergine la lega,
dopo aver fatto il bunga-bunga, l'orge,
tanto la gente sua non se ne accorge
perché l'ha sempre duro e se ne frega.

Ha coperto del satrapo ogni bega
ed il federalismo ancor non sorge,
a chi gli chiede, il dito medio porge,
come per dire: -Fateci una sega!-

Son ritornati quelli di una volta
allor la base plaude e si rincuora:
-Padania libera! Facciamo la rivolta!-

- Facciamo andare tutto alla malora
così incrementeremo la raccolta
e dall'Italia ce ne usciamo fora!-

Alla buonora!
Sappiate che la Lega non perdona,
i disonesti al massimo condona,
l'importante salvare la poltrona.

22-dicembre-2011

mercoledì 14 dicembre 2011

(572) Sonetto Sdrucciolo (amenità)




Sonetto sdrucciolo
un poco cucciolo,
un poco ricciolo
un poco cicciolo.

Allora eccolo.

Parole sdrucciole
non sono facili
anzi son gracili
come le lucciole.

In automobile,
la notte limpida,
senza la lampada
rimasi immobile.

S'udiva il sibilo
di lieti musici
tra foglie fragili.

Pieni di giubilo
gioiosi rustici
saltavano agili.

10-dicembre-2011