domenica 27 dicembre 2009

Partenza anticipata (364)


Sarà per la partenza anticipata,
pochi minuti, eppure stamattina
scivola l'auto sull'Ardeatina,
una sorpresa grata e inaspettata.

Sopra Roma una nube s'è accampata
ma il sole sorge allegro sulla crina,
la vincerà su quella pellegrina
e oggi Roma non verrà bagnata.

Sono arrivato al Divino Amore,
eppur manca qualcosa e m'addolora,
degli uccelli la giostra, il suo colore.

Il fatto è che è presto, non è ora,
però, giunti al raccordo s'apre il cuore;
la natura che si ripete ancora!

24-11-2006

da: I Benpensanti

mercoledì 23 dicembre 2009

Il pendolare; sera (363)

Ride la luna come chi ti sfotte.

Appari all'improvviso, nella notte,
rettilineo di luce in movimento,
perfori il buio un attimo, un momento,
poi, tenebra di nuovo tutto inghiotte.

Tu fuggi ed io son qua, tra ininterrotte
processioni di lucciole, che a stento,
mentre mi piangon l'occhi, seguo, lento,
ride la luna come chi ti sfotte.

Sei stanco ma ti devi rassegnare,
non puoi fuggire la coda consueta,
solo la radio ti può consolare.

C'è Caterpillar, trasmissione lieta
con Cirri e Solibello, puoi scherzare,
ed arrivar felice alla tua meta.

Da: I Benpensanti

Il pendolare; mattina (362)


Che cosa penseranno quegli uccelli
come nuvola al sole, ogni mattina,
quando leggeri, sull'Ardeatina,
liberi se ne van verso i Castelli?

Sopra quel serpentone che si snoda
verso il raccordo, così lentamente,
umanità ridotta ad affluente
d'un fiume che non ha capo ne coda.

Lor che posson spaziare in lungo e in largo,
avranno forse pena per gli umani
errabondi quaggiù; senza traguardo.

Quegli occhi accesi d'animali strani
sì frettolosi ma sempre in ritardo,
ritroveranno lì anche domani.

da: I Benpensanti.

Il buonismo (361)


Te lo ricordi negli anni sessanta,
a essere invalido eri fortunato,
aspiravi ad un posto dello stato,
la tua tutela era sacrosanta!

Il termine cambiò verso i settanta,
non più invalido, ora handicappato
ma restavi comunque tutelato,
era quel titolo una mano santa.

Da handicappato a disabile, ma il miele
steso per addolcire la parola
serviva a cancellare le tutele.

Nessuno più ti assume, ti consola
il "diversamente abile", le chele
del buonismo ti stringono la gola.

da: I Benpensanti

Family day (360)


Così tanto la cruna s'è allargata
che vi passan cammelli a tutto spiano,
plaudono i ricchi, esulta il Vaticano,
la bandiera di Cristo par stonata.

I preti hanno voluto l'adunata
per la famiglia,, e già questo è strano,
a un ricco divorziato han dato in mano
la spada per condurre la crociata.

Direte voi: Lui sì che se ne intende
se di famiglie se n'è fatte due,
a mantenerle saprà quanto si spende.

La religione oramai si svende
a chi offre di più, popolo bue;
Cristo non ha preteso mai prebende!

12-05-2007

da: I Benpensanti.

martedì 22 dicembre 2009

Poveri cristi (359)


Non son mai stato un anticlericale,
se per le idee fui scomunicato
davanti al prete mi sono sposato,
i figli ho battezzato, bene o male.

L'ultima volta nel confessionale
(o da allora quanto tempo è passato!)
al prete dissi : P.C.I. ho votato!
mi rispose. Questo per Dio non vale!-

Ora, sento dire che i comunisti
ce l'avessero a morte con la chiesa,
non è che questi fossero ben visti!

Eppur continua ancora a far l'offesa!
Gesù mai condannò poveri cristi,
ne coi potenti fece alcuna intesa.

feb. 2007

da: I Benpensanti

Guerra alle coppie di fatto (358)

Chi ha doppia moglie e chi non la piglia...

Come San Pietro, presero la spada
per combattere il "mostro" del divorzio,
ora associati sono in un consorzio
dove il divorzio ad ognuno aggrada.

Hanno moglie, amante, concubina,
stan sempre con la spada contro i "mostri"
e, se Ruini chiama, eccoli i nostri
pronti alla lotta tutti a testa china.

Ora che il Papa chiama alla raccolta
contro l'ultima sfida alla famiglia
eccoli in campo come l'altra volta.

Chi ha doppia moglie e chi non la piglia,
con lancia in resta han la briglia sciolta,
guerra contro l'amor...che meraviglia!

da: I Benpensanti
febb. 2007

Oggi come ieri (357)


Non hanno più il vecchio tascapane
ma, sempre all'alba, oggi come ieri,
partono per le fabbriche, i cantieri,
a vender la fatica per il pane.

L'auto, di libertà grande conquista,
è all'istante gabbia di prigione,
e li condanna alla confusione,
condanna già nel conto, già prevista.

Prevista sì, com'è per la giornata
senza sosta, se non per un boccone,
dove la regola per la produzione
non può venire elusa ne schivata.

E' forse andare in guerra il lavorare?
La sera almen si spera di tornare!

11-06-2008 Mineo, (Catania) sei morti
sul lavoro.(per non dimenticare)

da: I Benpensanti

Le morti bianche (356)


Onora ognuno i martiri suoi,
chi li manda a morire a casa resta,
a chi ritorna vivo, si fa festa,
fanfare e medaglie per gli eroi.

Se vai in guerra, lo vuoi o non lo vuoi,
è naturale che zompi qualche testa,
ma una carneficina come questa
sopportarla in silenzio non la puoi.

Chi va all'officina, chi al cantiere,
non parte preparato alla battaglia
ché nemici non ne dovrebbe avere.

Ma spesso e volentieri ci si sbaglia
perché il profitto è servo dell'avere
e questi è sempre stato una canaglia.

da: I Benpensanti

lunedì 7 dicembre 2009

L'incoronato (355)


E' entrato dentro casa senza invito,
-Io sono ciò che serve per l'Italia!
Chi crede in me vedrà che non si sbaglia,
io sono bello, bravo e garantito!-

Tempo d'un mese ha fondato un partito,
è sceso in campo, ha vinto la battaglia,
mettendo in campo il fuoco con la paglia;
dove c'era la pappa s'è servito.

Incoronato ha perso la memoria
ed i miracoli che aveva promesso
in poco tempo sono andati in gloria.

Chi l'ha votato s'è sentito fesso
ma lui continua con la stessa boria.
Ci sono tanti polli ancora adesso.

10-03-1994

Da il Polo e li Polli

Un milione di posti (354)


-Un milione di posti di lavoro!
Come crearli! Non ci vuole niente!
Sono simpatico, ricco, intelligente,
io dò fiducia, la fiducia è d'oro.

L'imprenditore si sentirà sicuro,
ovunque assumeranno nuova gente,
io, toglierò le tasse, finalmente;
staremo tutti bene, ve lo giuro.-

Una risposta più facile non c'era,
peccato solo che sia stato un sogno,
e come tutti i sogni non s'avvera.

I posti di lavoro? Una chimera;
pensato ha solo ad ogni suo bisogno
legittimando la camicia nera.

10-03-1994

da: Il Polo e li Polli







Viva il ministro (353)


All'Enea trecento l'invitati
dopo i secento e più dell'altra sera
al Selene, identica atmosfera,
per festeggiar gli stessi candidati

La banda intona "Fratelli d'Italia"
il ministro in ritardo (è naturale)
la gente pensa: -E' giunto, meno male!-
e lui attacca: -E' dura la battaglia!

La crisi è grave, tocca andare avanti
se voi mi rivotate vi prometto
che mi ricorderò di tutti quanti!-

-Viva il ministro!- Gli grida Giggetto
ma visto questi piatti, che son tanti,
diamoci un taglio e ce ne andiamo a letto.

aprile 1992, Hotel Enea Pomezia

da: Er polo e li polli