venerdì 30 dicembre 2011

(574) La Culona



Con me c'era la giostra, ricordate?
c'era il divertimento garantito,
ovunque andavo c'erano risate.
Chi criticava si sarà pentito?

V'infondevo ottimismo e sognavate
con il Grande Fratello gratuito,
la Lega allegra a fare stupidate
col suo Bossi ministro un po' intontito.

Io lo dicevo: -Guai se vi svegliate!
Che la realtà è uno stretto vestito,
è scoprir di Gasparri le cazzate,
veder ogni ministro a me asservito.

Per aver detto alla crucca: -Culona! -
s'è rotto il sonno, io ho perso la poltrona.

30-dicembre-2011

mercoledì 21 dicembre 2011

(573) Lega cialtrona



Vuol ritornare vergine la lega,
dopo aver fatto il bunga-bunga, l'orge,
tanto la gente sua non se ne accorge
perché l'ha sempre duro e se ne frega.

Ha coperto del satrapo ogni bega
ed il federalismo ancor non sorge,
a chi gli chiede, il dito medio porge,
come per dire: -Fateci una sega!-

Son ritornati quelli di una volta
allor la base plaude e si rincuora:
-Padania libera! Facciamo la rivolta!-

- Facciamo andare tutto alla malora
così incrementeremo la raccolta
e dall'Italia ce ne usciamo fora!-

Alla buonora!
Sappiate che la Lega non perdona,
i disonesti al massimo condona,
l'importante salvare la poltrona.

22-dicembre-2011

mercoledì 14 dicembre 2011

(572) Sonetto Sdrucciolo (amenità)




Sonetto sdrucciolo
un poco cucciolo,
un poco ricciolo
un poco cicciolo.

Allora eccolo.

Parole sdrucciole
non sono facili
anzi son gracili
come le lucciole.

In automobile,
la notte limpida,
senza la lampada
rimasi immobile.

S'udiva il sibilo
di lieti musici
tra foglie fragili.

Pieni di giubilo
gioiosi rustici
saltavano agili.

10-dicembre-2011

mercoledì 30 novembre 2011

(571) I Cantori

dipinto di Elena Claudiani Risorto


Nell'etere s'espande il lieto canto
di musica sublime, celestiale,
per ricordare a tutti che Natale
torna a portare il Bambinello Santo.

Il cielo questa notte è come un manto
illuminato, egli è d'un blu speciale,
sfida l'abete la torre che sale,
ridon le stelle con la luna accanto.

Come angeli nella loro innocenza
cantano l'alleluia a piena voce
i cantori con gioiosa potenza.

N'un mondo che va sempre più veloce
e sdegna del Divino la presenza
Natale dona ancora la sua pace.

30.novembre-2011

domenica 20 novembre 2011

(570) Madonna



Simbolo dell'umana sofferenza,
simbolo della somma devozione,
donna che accetta con sottomissione
di sopportar del mondo la violenza.


Se penso a te non vedo la potenza,
non vedo sfavillio delle corone
sul capo tuo, ma la disperazione
di chi svanir vede la propria essenza.


L'amara sorte tua era già scritta,
l'Eterno Padre ti rese feconda
e Tu accettar dovesti e stare zitta.


Il frutto tuo martoriato e deriso
perché l'umanità venisse monda,
potesse guadagnare il paradiso.


Quel figlio t'hanno ucciso;
si scaricò su Te tutto il dolore
per compiere quel grande atto d'amore.

20-novembre-2011

mercoledì 16 novembre 2011

(569) Lega Nord, ritorno all'antico.



Dopo vent'anni d'allegre abbuffate
nei ristoranti di Roma ladrona,
molto ubriaca e sempre assai cafona
è ritornata alle sue valli amate.

Ora, tra canti, sbornie, polentate,
con la sua gente rude, un po' cialtrona,
che ai ritrovati reduci perdona
tutte le balle in anni raccontate.

- Viva l'Umberto! Il nostro grande mito!
Racconta! Ma l'abbacchi sono buoni?
A quei ladroni l'hai alzato il dito?-

-Noi ce l'abbiamo duro; Berlusconi
col suo bunga bunga è ormai finito,
viva la libertà;  for dai cojoni ! -

-Viva Bossi e Maroni!
-Ehi, ma il federalismo dove è andato?-
-L'abbiam spedito, ché! Non v'è arrivato?-

16-novembre.2011

In occasione della convocazione del "Parlamento Padano" oggi all'osteria di sopra.

(568) A mia Madre Ofelia



Ghetti Maria Ofelia; 1922-2003



Pesco invano nel pozzo dei ricordi
però un sorriso tuo non mi sovviene,
già quel nome, sinonimo di pene,
d'una tragedia o di funerei accordi.

Quando lasciai ancora implume il nido
tu lo prendesti come un tradimento,
se con la mia nidiata ero contento
non sopportavi fossi in altro lido.

M'hai sempre amato tanto, lo capivo,
ed io ti amavo come lo può un figlio
che per spartir l'amor non è cattivo.

Tu, lo capisti prima dell'arrivo,
non davi ma chiedevi ora consiglio
a quel figlio che mai fu fuggitivo.

16-novembre-2011

domenica 13 novembre 2011

(567) W l'Italia ! Finalmente.

la sera dell'addio 12-11-2011



E' uscito dal di dietro questa sera,
davanti erano tutti ad aspettarlo
per gridargli: Buffone! od insultarlo;
finalmente è finita, almen si spera.

Venditore di fumo in gran carriera,
potevi solo amarlo oppure odiarlo,
non l'ha sfiorato minimamente il tarlo
che esistesse ancora un'Italia vera.

Non è riuscito ad imbonire tutti,
promise mari e monti ed altro ancora,
mettendo a governare i farabutti.

a poi messo in mutande chi lavora,
e persino gli ideali ci ha distrutti,
mi dispiace per lui, qualcun riaffiora.

Ridotti alla malora
come Bettino ne esce dalla scena,
esultare dovrei...ma mi fa pena.

13-novembre-2011

sabato 12 novembre 2011

(566) La vita è bella

La vita è bella, te la devi goder,
se non hai nulla, non hai pure pensier
(Giorgio Consolini , Claudio Villa)

In vita mi ritengo fortunato,
mai ho dovuto togliermi il cappello,
ho lavorato sempre. Ho lavorato
e mai sbattuto venni sul cancello.

Ricco non sono, non mi manca niente,
nessuno può vantar credito alcuno,
è forse l'incontrario! Non fa niente,
da che son nato mai restai digiuno.

Conosco ricchi sempre incavolati
viver perennemente col terrore
nella paura d'esser derubati,
mai un sorriso, soltanto livore.

Porta la proprietà all'alienazione
lo cantava anche un tempo una canzone.

12-novembre-2011  (giorno delle dimissioni di Silvio Berlusconi, fra pochi minuti se ne dovrà andare dopo 17 anni di rovina)

(565) Difida dell'Alfieri



Ahimé! Volevo entrar nella contesa
ma visto il duellare così forbito
prima di cominciar mi son pentito
allora sono sceso a far la spesa.

Sono rientrato e vedo la disfida
che si protrae in singolar tenzone
come farebbe il gran Brancaleone
discendo in campo; fortuna v'arrida.

Il gran Brancaleon che tutto abbranca
giammai si sottrarrà al feral duello,
dovesse pur succedere un macello
la rima sarà zoppa ma non stanca.

Fino alla morte Brancaleon duella,
per arma basterebbe la stampella.

12-novembre-2011

(564) Davanti al PC



Oltre seicento i contatti virtuali,
tante piccole facce sorridenti
un po' dovunque, nei cinque continenti;
intreccio di pensieri personali

Io scrivo e ciò che scrivo prende l'ali,
giunge ogni dove vedi dai commenti
che veloci ribalzano, la senti
la vicinanza di amici speciali.

Persone che incontrare mai potresti,
altre che se vedessi per la strada
sicuramente non conosceresti.

Eppur quando al mattino tu ti vesti
ti butti nella rete e assai t'aggrada
vedere che gli amici già son desti.

12-novembre-2011

giovedì 10 novembre 2011

(563) Crostini Toscani



I rigagli di pollo e un fegatino,
con un po' d'olio li soffriggi un poco,
mentre li triti metti sopra il fuoco
un bel battuto dentro un tegamino


con sedano, cipolla, una carota,
con i rigagli anche una acciuga triti,
due capperi salati e saporiti
poi tutto il trito nel tegame vuota.

Metti un poco di brodo alla cottura,
taglia le fette piccole di pane
e di bruscarle bene abbi premura.

In un vassoio aggiustale con cura,
bagnale con il brodo che rimane,
versa il battuto e vedrai che figura.

10-novembre-2011

(562) I Cappelletti romagnoli



Per il ripieno prendi lo stracchino,
il parmigiano, la noce moscata,
metteci un uovo, un po' di sale fino,
stendi la sfoglia che sia ben tirata.

In tanti quadruccetti va tagliata,
prendi l'impasto con un cucchiaino,
piega la sfoglia che va rigirata
attorno a un dito, fatto il tortellino.

Or ci vorrebbe un brodo di cappone,
un bel brodo ristretto, saporito,
t'accorgerai che è una soddisfazione.

Portali con il brodo ancor bollente
con sopra il parmigiano; ecco servito
un piatto straordinario ed eccellente.

10-novembre-2011

mercoledì 2 novembre 2011

(561) L'incontro

30-ottobre-2011 Incontro a Firenze in occasione del Trofeo Colle Armonioso e la premiazione del Concorso "IL DOLCE STILE ETERNO"

Firenze è assai radiosa questa sera,
sera d'autunno ancor caldo e gentile,
siamo  venuti a risciacquar lo stile,
a riascoltare la poesia sincera.

La musica dell'anima leggera
che mai sarà volgare ne scurrile,
né apparirà banale o men servile
perché non brama il poeta la carriera.

In un mondo volubile e distratto
dove si è schiavi di aggeggi infernali
che spingono a evitare ogni contatto

incontrar donne e uomini normali
in dolce poetar, quasi un riscatto
d'un tempo grigio, spoglio d'ideali.

2-novembre-2011

martedì 1 novembre 2011

(560) Corpo estraneo



Chissà perché io a volte mi domando
se cadono le foglie non m'irrita,
vederle stese a terra anzi m'invita
a calpestarle l'animo giocondo?

Quanta la pace in quel tappeto biondo
d'una stagione simbolo di vita,
quella stagione oramai non più ardita
che apprezzar le beltà ti fa del mondo.

Chi apprezza le beltà odia gli orrori,
per romper l'incantevole magia
basta un pezzo di carta là di fuori.

Quel corpo estraneo è come una ferita
che spezza con violenza la poesia.
E' la barbarie una storia infinita.

31-ottobre-2011

(559) Verso l'autunno




Son partito col sole stamattina
per affrontar l'autunno già inoltrato
e mi ha la grigia nebbia accompagnato
lungo tutta la valle teverina.


Passata l'Umbria sotto la cortina
in un grigiore cupo ed ovattato
senza goder d'un monte, un verde prato,
a San Sepolcro splende la vetrina.




Ecco l'autunno magico, fatato,
mentre che al bosco più ci s'avvicina
gioisce il cuore, l'occhio si è incantato.


Tra i colori la fantasia cammina,
il giallo, l'ocra, il marrone bruciato,
si può la mano scorgere divina.


29-ottobre-2011

sabato 22 ottobre 2011

(558) A mio padre



Non ti ho sentito mai alzar la voce,
mai una bestemmia, mai dall'ira vinto
io ti ricordo, tu sempre convinto
che la vita non sia così feroce.

Con dignità portavi la tua croce
che mai ti fu leggera, sempre spinto
d'all'onestà d'un proletario istinto;
fermo in un mondo sempre più veloce.

Mai banderuola ma sempre coerente,
mi hai insegnato a prender posizione
a non essere ignavo e indifferente.

Contro i feticci e la superstizione
odiavi l'arroganza prepotente,
a te bastava fare un marafone.

N'un mondo di finzione
dove la vanità sta sulla scena
di là ci guardi e certo ne avrai pena.

22-ottobre-2011

mercoledì 19 ottobre 2011

(557) La vetta



Se la poesia è una montagna ardita
non puoi improvvisarti scalatore,
non serve la piccozza, serve il cuore,
da frequentar la scuola è della vita.

Non tutti toccheran la vetta ambita,
è questo che ne accresce il suo valore,
ma già si può goderne lo splendore
ad ogni guglia lungo la salita.

Guai a cercar però le scorciatoie,
ti puoi smarrire con parole vuote
tra paludose nebbie e uggiose noie.

Sol quando il vento l'anima percuote
con mille sensazion dolori o gioie,
intona la poesia le dolci note.


19-ottobre-2011

(556) I nostri morti



Uno per uno vi ritrovo accanto
come soldati in riga, allineati;
finito il vostro viaggio siete andati
dove non c'è più ne il dolor ne il pianto.

In leggero declivio il camposanto,
già tutti conoscenti, ritornati
in faccia ai vostri lievi colli amati
senza pensieri ne ansia ne rimpianto.

Voi rimanete lì ridendo, muti,
a compatire noi su questa valle
indaffarati a contare i minuti.

Incerto il futuro, il mondo bolle,
sempre più siam sommersi dai rifiuti;
l'unica cosa certa....quelle zolle.

18-ottobre-2011

domenica 16 ottobre 2011

(555) Blocco-Nero



Chi voleva veder li avrebbe visti
incapucciati, neri, in mano il casco,
anche io, che sono ingenuo, non ci casco,
già prevedevo avvenimenti tristi.

La bella gioventù multicolore
vestita di sorriso ed ironia
da un gruppo di teppisti alla balia
lasciata profanare con terrore.

La grande "Piazza Rossa" violentata,
quella che a Berlinguer diede l'addio
dai cani sciolti c'è stata negata.

Una guerriglia bene organizzata
con fuoco e sampietrini, nell'oblio
la grande festa è stata rovinata.

Or fatta la frittata
chi doveva sentire le campana
tranquillo può tornar tra le puttane.

17-ottobre-2011

domenica 9 ottobre 2011

(554) Sparate! (sonetto minimissimo)



Voi siate
felici
amici,
amate.

Volate
pernici
se in bici
va il vate.

se siete
sinceri
parlate.

se avete
pensieri
sparate.

9-ottobre-2011

(553) Mondo cane



Vogliono diventar tutti padroni,
diventar ricchi senza lavorare,
cercando tutti di poter sfruttare
pur fossero illegali, le occasioni.

Ma pochi sono ad essere i leoni,
tra iene, gli sciacalli, le zanzare
tutti aspettano il sangue da succhiare;
tutti mordono tutti; in confusione.

Carnivori e rapaci, le carogne
non si contano più, ormai si vive
in un mondo che puzza come fogne.

Sempre più rare son le prospettive;
scende la neve, suonan le zampogne,
l'inverno gela mille iniziative.

9-ottobre-2011

(552) tre fate (sonetto minimo)



Non c'è più pane,
non c'è più vino,
suona il mattino
delle campane.

Alle fontane
lungo il cammino
stanno vicino
tre fate strane.

Una che canta,
una che ride
sopra una pianta.

L'altra che stanca
ora si siede
sopra una panca.

9-ottobre-2011

sabato 8 ottobre 2011

(551) L'emarginato emarginatosi (doppio sonetto speculare)



Lui l'aveva occupata a dire il vero,
ce l'aveva con tutti:- Che gentaccia!
Io nun pago tanto chi me caccia!-
Nemmeno per pulire un euro; zero.

Ce l'aveva con tutto il mondo intero:
-Me vonno fa pagà! Che è na minaccia?
Ce devono provà, jè sputo 'n faccia!-
Con tutti si mostrava cupo e nero.

L'umile gente, che al decoro tiene,
impotente alle prevaricazioni
cercava di evitare quelle scene.

Gridava: - Sete tutti pecoroni!
Pagate voi, a me nun me conviene!-
Nessuno ci badava; zitti e boni.

Ma pensa come vanno le questioni,
giocava al gratta e vinci, un giorno viene
che ha guadagnato un mucchio di milioni.

E' sempre lui, ma ha le tasche piene,
un mulo può indossare i pantaloni
ma di scalciar l'istinto si mantiene.

Ha comprato una villa che è un mistero,
chiunque s'avvicini lui lo scaccia:
- Anvedi da sgommà, tira n'ariaccia,
nun t'accostà o fenisci ar cimitero!.

S'è fatto diffidente, astioso, altero,
al cancello s'è messo una bestiaccia
che nemmeno il postino ci s'affaccia.
Adesso è emarginato per davvero.

8-ottobre-2011

venerdì 7 ottobre 2011

(550) Il verso



Io cerco ovunque il verso,
il verso ovunque trovo,
non serve che mi muovo,
in testa ho l'universo.

Sto nei pensieri immerso,
ci provo e ci riprovo,
se giunge un verso nuovo
bado non sia disperso.

Allor sono felice
che nuova creatura
s'aggiunga alla cornice.

E se la vita è dura
io sono come Alice,
nulla mi fa paura.

7-ottobre-2011

mercoledì 5 ottobre 2011

(549) i tempi cambiano

Prete nel letto


Come si può avere nostalgia
d'un tempo che si usava lo scaldino
per mettere nel prete, dentro il letto,
e sotto questo c'era l'orinale

il gabinetto stava per le scale,
l'acqua nella fontana, al vicoletto,
ramina da cui  bere ed il catino
per darsi una lavata  e così sia.

Non c'era droga, ma nell'osteria,
ci si drogava già con un quartino,
quanti nascemmo a causa d'un goccetto?

L'uomo sfoggiava cresta da galletto,
e per sfogarsi andava nel casino,
la donna era morbosa fantasia.

Certo che può ispirare una poesia
quel tempo andato, ormai non più vicino,
ma ricordarlo merita rispetto.

Quel ciabattino che con il trincetto
a rifilar tomaie stava chino
dalla mattina a sera sulla via.

Le scarpe adesso si gettano via
e prima che abbia termine il cammino,
il mondo va di fretta, non è detto
che poi sia tutto bene o tutto male.

Lo stress oggi è una bestia micidiale
non è facile da prendere di petto
solo il poeta sa tornar bambino
e tingere il moderno di magia.

5-ottobre-2011

sabato 1 ottobre 2011

(548) Doppio sonetto speculare (esperimento)



Guardo i bambini che si fanno intorno
a un vecchio mentecatto imbonitore
che racconta le favole, felice
d'avere una platea tanto attenta.

Le spara grosse e ancor non s'accontenta
perché nessuno mai lo contraddice,
e più ne spara più prende vigore
ti fa sembrare notte a mezzogiorno.

Sforna panzane come pane forno
ma resta impressionato con favore
il pubblico che ascolta ciò che dice.

Faccia bisunta, in testa la vernice,
sorriso finto da televisore,
pupazzo, guitto, puffo perdigiorno.

Vista la scena, mentre a casa torno
ci ripenso ed ho un dubbio roditore,
vedo altro quadro, identica cornice.

Ma è un popolo che adesso benedice
un satrapo forse unto dal Signore
con una corte di vassalli attorno.

Il popolo sovrano che allo scorno
volutamente e con grande clamore
in braccio alla sirena ammaliatrice
s'è buttato da solo e ha fatto trenta.

Adesso grida, sbraita, si lamenta,
ce l'ha con tutto il mondo, maledice,
non si da pace, mastica livore,
ed il governo pare un cine porno

1-ottobre-2011

giovedì 29 settembre 2011

(547) Pianto di bimba



Nonna, perché papà con la mia mamma
non si voglion più bene? Se n'è andato
da quella sera che hanno litigato;
non è tornato più. dimmi perché?

O angioletto mio, ti voglio bene,
vedrai che nonna tua non t'abbandona,
con mamma e con papà tu fa la buona,
se han litigato non ce l'han con te!

I grandi non son come i ragazzini
che dopo litigato fanno pace
e tutto quanto poi finisce lì.

Al mondo comandassero i bambini
ognun potrebbe far ciò che gli piace,
ma non i genitori far così!

29-settembre-2011

martedì 27 settembre 2011

(546) Precarietà



I fanciulli dormono, tace
il lieto frastuono serale,
incombe la quiete, fa male
a chi di dormire è incapace.

Ad occhi socchiusi si giace;
un nero futuro l'assale,
pensando a quei bimbi non vale
la cenere a spegner la brace.

Il pane c'è ancora, non manca
un tetto sul capo per ora,
ma il mutuo s'aspetta la banca.

Infranto il tabù chi lavora
non sempre potrà farla franca.
Il mondo precario divora.

27-settembre-2011

domenica 25 settembre 2011

(545) Arriva l'autunno



Arriva l'autunno, nel viale
si stende il tappeto di foglie,
di porpora il cielo si scioglie
per poi divenire d'opale.

Di nebbia la trina che sale
di prima mattina la valle,
già i brividi lungo le spalle
ti fanno sentire mortale.

Tu sai, s'avvicina l'inverno
e non rivedrai primavera,
dovrai terminare il quaderno.

Ancor non è notte. La sera
si può apprezzare all'esterno
in tiepida dolce atmosfera.

25.settembre-2011

domenica 18 settembre 2011

(544) Camice verdi

rito dell'ampolla



-Basta pagare per i fannulloni!-
Con la camicia verde a biascicare
lui, che non sa che sia il lavorare
e a Roma va a riscuotere i milioni.

- Noi abbiamo salvato le pensioni!-
Non sanno più quale scusa trovare,
a un popolo sempre più in alto mare
costretto a far da servo a Berlusconi.

Ai corruttori, ai ladri, alle mignotte
hanno fatto da palo, loro, i puri,
- Se l'Italia s'affonda ce ne fotte!-

Nei confronti di Roma fanno i duri,
sono ubriachi e piena hanno la botte;
sulla costituzione son spergiuri.

18-settembre-2011

lunedì 12 settembre 2011

(543) Generazione ladra



Generazione ladra quella nostra
che s'è mangiata dei figli il futuro,
se guardo i figli miei questo è sicuro,
io già in pensione loro sulla giostra.

Quella giostra precaria sempre gira
ma quel biglietto a pagarlo sono io
con la pensione, quando il figlio mio
potrà scender da lì, ciò ch'egli aspira?

Son quelli come me che han rovinato
il futuro dei figli e, sul groppone,
li devon sopportar, ecco il peccato.

I governanti nostri hanno ragione,
se hanno un figlio l'hanno sistemato
così posson godersi la pensione.

Il Bossi handicappato
ha messo il figlio a fargli da badante;
il popolino paga ed è beeeee...lante.

12-settembre-2011

domenica 11 settembre 2011

(542) il poeta non tace mai



E se il poeta tace
si spegne ogni colore,
il gelo che è nel cuore
di sciogliersi è incapace.

Se al poeta non piace
fare troppo rumore,
del silenzio ha il terrore,
perderebbe la pace.

Può ferir con la voce,
esser muto e gridare,
ma tacere non può.

Lo puoi mettere in croce,
lo potrai torturare,
non zittirlo però.

11-settembre-2011

lunedì 5 settembre 2011

(541) M'arrendo!



Io non potrei mai regger la contesa,
apodittici assiomi m'hai sparato,
mi son sentito nudo, disarmato,
altro non posso che accettar la resa.

Non che l'anima mia si senta offesa,
posso sentire un verso se è stonato,
distinguer posso il dolce dal salato,
la scuola dalla vita l'ho compresa.

La poesia penetra nel cuore
entra leggera come una farfalla,
sa parlare di gioia e di dolore.

Ma se deve passare dal cervello
allor diventa una pesante palla
da trascinar. Io non mi ci arrovello.

5-settembre-2011

mercoledì 31 agosto 2011

(540) Tripoli...Morti ammazzati



Poeta, come puoi parlar d'amore,
cantar di fiori e fragili farfalle,
l'orrore della guerra è alle tue spalle,
gridar non senti le urla di dolore?

Tu guardi il mare come un sognatore
là oltre le ginestre verdi e gialle,
laggiù si spara, il deserto bolle,
la morte falcia con grande terrore.

- Non sono cieco ma parlar non voglio
come i tifosi cinici e plaudenti
che tifano pensando al portafoglio.

Se un dittatore cinico e feroce
ha portato al disastro le sue genti
un popolo non pui metterlo in croce.

Prestare la mia voce
non voglio al dittatore ne alla Nato,
ognun che muore è un morto ammazzato. -

Guerra in Libia; non parliamo di rivoluzione, la rivoluzione non si fa sotto i bombardamenti della NATO.

1-settembre-2011

martedì 30 agosto 2011

(539) Manovra finanziaria



I super ricchi l'han scampata bella,
pensa un po', li avevan minacciati,
che sarebbero stati tartassati
con una iniqua ed ingiusta gabella.

Mica la prenderanno a canzonella?
ce l'han coi ricchi, poveri sfigati,
scusa, ci sono tanti pensionati
che ancora hanno pane e mortadella!

E sì che per restar sulla poltrona
il voto serve pur dei più negletti;
- quelli c'è la tivù che li minchiona!-

Ma i ricchi no! Già quelli son costretti
a nascondere il lucro. Su, ragiona,
chi è che non può scappare? i poveretti!

30 -agosto- 2011

venerdì 26 agosto 2011

(538) Pace (meditando sui versi)



La testa mi ribolle, tra un po' scoppia,
va ricercando un verso per giocare,
le idee sono confuse, poco chiare,
non si blocca la vena, anzi raddoppia.

Chi mi consiglia di parlar d'amore,
rispondo: - Sembra un po' una fissazione,
io che vorrei far la rivoluzione
debbo cercar d'intenerire il cuore? -

-Sappi - m'ha detto,- non esiste al mondo
forza più grande dell'amore vero
ber batter l'odio che è tanto profondo.

Fermar le guerre in tutto il mondo intero,
veder l'amore libero e giocondo
trionfare finalmente per davvero.

Nel nostro globo tondo
rivoluzion non fu mai più feroce,
se uno ci provò, fu messo in croce,

26-agoato-2011


martedì 23 agosto 2011

(537) Il cerchio della vita



Se non un cerchio, che cos'è la vita?
Nasci dal niente senza tu lo voglia,
come un grillo od un pesce od una foglia,
e subito incominci la salita.

Cresci, t'espandi, sembra che infinita
la vita ti sorrida; se germoglia
in nuova vita, poi, giunto alla soglia
la terra verso se ti calamita.

Non ti vuoi rassegnar ma non hai scampo,
da dove s'è partiti si ritorna,
si chiude il cerchio senza alcun inciampo.

Potrai forse tornare in altra forma,
pur fossi solo un fiorellin di campo
il giro si ripete....è pura norma.

23-agosto-2011

(536) Narciso



A poetar mi trovo in compagnia
del mondo intero, tutto l'universo
mi da una mano per comporre un verso
ed alimenta la mia fantasia.

Una foglia si stacca e vola via,
un piccolo gattino che s'è perso,
il mare blu, il cielo un blu diverso,
il vento fa un'allegra sinfonia.

Inciampa il mio pensiero sul tuo viso
allor si ferma lì, non ha più voglia
di navigare, è giunto in paradiso.

T'ammira, ti rigira, anzi, ti spoglia,
si specchia nel tuo cuor come Narciso,
non pensa più al gattino ne alla foglia.

23-agosto-2011

lunedì 22 agosto 2011

(535) Acrostico



C orro con il pensiero ai lieti giorni
A llor che il tempo era assai leggero,
P antaloncini corti, il mondo intero
P assava per il fiume e i suoi dintorni.

E ra quel mondo semplice e sincero,
L à sopra i coppi annidavano storni,
L iete colline erano i contorni
I ndorate o innevate con mistero.

D avanti a quei ricordi mi s'infoca
O gni immagine piena di colore,
M entre una goccia sbarazzina gioca.

E' una lacrimetta che ha il sapore
N uovo ed antico che da sempre invoca
I ntorno a se la gioia ed il dolore.

C ome quei primi giorni di cammino
O ggi mi sento ancora ragazzino.

22-agosto-2011 

(534) Bossi! Ma pussa via!!!



-Se l'Italia s'affonda
dobbiam pensar domani alla Padania!-
Da qualche tempo a Bossi vien la smania
allor con le cazzate sempre abbonda.

Vorrei capire da chi lo circonda
che si lamenta, ma di che si lagna,
Bossi fa il duro e da vent'anni magna
e ha messo il "Trota" a galleggiar sull'onda.

Dietro la nebbia del federalismo
gli enti locali stanno in agonia
loro che fanno? Soffian sul razzismo.

Oltre che a sistemar la sua genia
Bossi con tutto quanto il suo attivismo
di che si può vantar?  Ma, pussa via!!!

22-agosto-2011

domenica 21 agosto 2011

(532) L'amico perduto


Già nell'infanzia dividemmo i giochi,
tra i compagni soltanto te cercavo,
se in italiano eri tu il più bravo
a far di conto come me eran pochi.

Tu eri Bartaliano, io ero di Coppi,
tu tifavi Juventus io la Roma,
ma sempre pronti a spartire la soma
o allegri e spensierati sotto i pioppi.

Giunse l'età in cui si spicca il volo
ed il destino ci spinse lontani
a svolgere ognuno il proprio ruolo.

Vorrei ancora stringerti le mani,
sai quante volte son rimaso solo
e t'ho cercato per dirti: rimani!

21-agosto-2011