domenica 27 dicembre 2009

Partenza anticipata (364)


Sarà per la partenza anticipata,
pochi minuti, eppure stamattina
scivola l'auto sull'Ardeatina,
una sorpresa grata e inaspettata.

Sopra Roma una nube s'è accampata
ma il sole sorge allegro sulla crina,
la vincerà su quella pellegrina
e oggi Roma non verrà bagnata.

Sono arrivato al Divino Amore,
eppur manca qualcosa e m'addolora,
degli uccelli la giostra, il suo colore.

Il fatto è che è presto, non è ora,
però, giunti al raccordo s'apre il cuore;
la natura che si ripete ancora!

24-11-2006

da: I Benpensanti

mercoledì 23 dicembre 2009

Il pendolare; sera (363)

Ride la luna come chi ti sfotte.

Appari all'improvviso, nella notte,
rettilineo di luce in movimento,
perfori il buio un attimo, un momento,
poi, tenebra di nuovo tutto inghiotte.

Tu fuggi ed io son qua, tra ininterrotte
processioni di lucciole, che a stento,
mentre mi piangon l'occhi, seguo, lento,
ride la luna come chi ti sfotte.

Sei stanco ma ti devi rassegnare,
non puoi fuggire la coda consueta,
solo la radio ti può consolare.

C'è Caterpillar, trasmissione lieta
con Cirri e Solibello, puoi scherzare,
ed arrivar felice alla tua meta.

Da: I Benpensanti

Il pendolare; mattina (362)


Che cosa penseranno quegli uccelli
come nuvola al sole, ogni mattina,
quando leggeri, sull'Ardeatina,
liberi se ne van verso i Castelli?

Sopra quel serpentone che si snoda
verso il raccordo, così lentamente,
umanità ridotta ad affluente
d'un fiume che non ha capo ne coda.

Lor che posson spaziare in lungo e in largo,
avranno forse pena per gli umani
errabondi quaggiù; senza traguardo.

Quegli occhi accesi d'animali strani
sì frettolosi ma sempre in ritardo,
ritroveranno lì anche domani.

da: I Benpensanti.

Il buonismo (361)


Te lo ricordi negli anni sessanta,
a essere invalido eri fortunato,
aspiravi ad un posto dello stato,
la tua tutela era sacrosanta!

Il termine cambiò verso i settanta,
non più invalido, ora handicappato
ma restavi comunque tutelato,
era quel titolo una mano santa.

Da handicappato a disabile, ma il miele
steso per addolcire la parola
serviva a cancellare le tutele.

Nessuno più ti assume, ti consola
il "diversamente abile", le chele
del buonismo ti stringono la gola.

da: I Benpensanti

Family day (360)


Così tanto la cruna s'è allargata
che vi passan cammelli a tutto spiano,
plaudono i ricchi, esulta il Vaticano,
la bandiera di Cristo par stonata.

I preti hanno voluto l'adunata
per la famiglia,, e già questo è strano,
a un ricco divorziato han dato in mano
la spada per condurre la crociata.

Direte voi: Lui sì che se ne intende
se di famiglie se n'è fatte due,
a mantenerle saprà quanto si spende.

La religione oramai si svende
a chi offre di più, popolo bue;
Cristo non ha preteso mai prebende!

12-05-2007

da: I Benpensanti.

martedì 22 dicembre 2009

Poveri cristi (359)


Non son mai stato un anticlericale,
se per le idee fui scomunicato
davanti al prete mi sono sposato,
i figli ho battezzato, bene o male.

L'ultima volta nel confessionale
(o da allora quanto tempo è passato!)
al prete dissi : P.C.I. ho votato!
mi rispose. Questo per Dio non vale!-

Ora, sento dire che i comunisti
ce l'avessero a morte con la chiesa,
non è che questi fossero ben visti!

Eppur continua ancora a far l'offesa!
Gesù mai condannò poveri cristi,
ne coi potenti fece alcuna intesa.

feb. 2007

da: I Benpensanti

Guerra alle coppie di fatto (358)

Chi ha doppia moglie e chi non la piglia...

Come San Pietro, presero la spada
per combattere il "mostro" del divorzio,
ora associati sono in un consorzio
dove il divorzio ad ognuno aggrada.

Hanno moglie, amante, concubina,
stan sempre con la spada contro i "mostri"
e, se Ruini chiama, eccoli i nostri
pronti alla lotta tutti a testa china.

Ora che il Papa chiama alla raccolta
contro l'ultima sfida alla famiglia
eccoli in campo come l'altra volta.

Chi ha doppia moglie e chi non la piglia,
con lancia in resta han la briglia sciolta,
guerra contro l'amor...che meraviglia!

da: I Benpensanti
febb. 2007

Oggi come ieri (357)


Non hanno più il vecchio tascapane
ma, sempre all'alba, oggi come ieri,
partono per le fabbriche, i cantieri,
a vender la fatica per il pane.

L'auto, di libertà grande conquista,
è all'istante gabbia di prigione,
e li condanna alla confusione,
condanna già nel conto, già prevista.

Prevista sì, com'è per la giornata
senza sosta, se non per un boccone,
dove la regola per la produzione
non può venire elusa ne schivata.

E' forse andare in guerra il lavorare?
La sera almen si spera di tornare!

11-06-2008 Mineo, (Catania) sei morti
sul lavoro.(per non dimenticare)

da: I Benpensanti

Le morti bianche (356)


Onora ognuno i martiri suoi,
chi li manda a morire a casa resta,
a chi ritorna vivo, si fa festa,
fanfare e medaglie per gli eroi.

Se vai in guerra, lo vuoi o non lo vuoi,
è naturale che zompi qualche testa,
ma una carneficina come questa
sopportarla in silenzio non la puoi.

Chi va all'officina, chi al cantiere,
non parte preparato alla battaglia
ché nemici non ne dovrebbe avere.

Ma spesso e volentieri ci si sbaglia
perché il profitto è servo dell'avere
e questi è sempre stato una canaglia.

da: I Benpensanti

lunedì 7 dicembre 2009

L'incoronato (355)


E' entrato dentro casa senza invito,
-Io sono ciò che serve per l'Italia!
Chi crede in me vedrà che non si sbaglia,
io sono bello, bravo e garantito!-

Tempo d'un mese ha fondato un partito,
è sceso in campo, ha vinto la battaglia,
mettendo in campo il fuoco con la paglia;
dove c'era la pappa s'è servito.

Incoronato ha perso la memoria
ed i miracoli che aveva promesso
in poco tempo sono andati in gloria.

Chi l'ha votato s'è sentito fesso
ma lui continua con la stessa boria.
Ci sono tanti polli ancora adesso.

10-03-1994

Da il Polo e li Polli

Un milione di posti (354)


-Un milione di posti di lavoro!
Come crearli! Non ci vuole niente!
Sono simpatico, ricco, intelligente,
io dò fiducia, la fiducia è d'oro.

L'imprenditore si sentirà sicuro,
ovunque assumeranno nuova gente,
io, toglierò le tasse, finalmente;
staremo tutti bene, ve lo giuro.-

Una risposta più facile non c'era,
peccato solo che sia stato un sogno,
e come tutti i sogni non s'avvera.

I posti di lavoro? Una chimera;
pensato ha solo ad ogni suo bisogno
legittimando la camicia nera.

10-03-1994

da: Il Polo e li Polli







Viva il ministro (353)


All'Enea trecento l'invitati
dopo i secento e più dell'altra sera
al Selene, identica atmosfera,
per festeggiar gli stessi candidati

La banda intona "Fratelli d'Italia"
il ministro in ritardo (è naturale)
la gente pensa: -E' giunto, meno male!-
e lui attacca: -E' dura la battaglia!

La crisi è grave, tocca andare avanti
se voi mi rivotate vi prometto
che mi ricorderò di tutti quanti!-

-Viva il ministro!- Gli grida Giggetto
ma visto questi piatti, che son tanti,
diamoci un taglio e ce ne andiamo a letto.

aprile 1992, Hotel Enea Pomezia

da: Er polo e li polli

giovedì 26 novembre 2009

la speranza II (352)


La speranza è una brace
c'arde sempre nel cuore,
brucia senza dolore,
ama tanto la pace.

Silenziosa, si tace,
non le piace il rumore,
sempre vive. Non muore
finchè vita non giace.

Non far mai che si spenga
quella lieve fiammella,
dentro il cuor si contenga.

Sia la limpida stella
che la rotta mantenga;
abbi fede di quella.


26-11-2009; per la Spiga d'oro.
avrei potuto far meglio ma oggi
mi è venuta così
da: U Fiore

martedì 24 novembre 2009

agenzie (351)


Agenzie interinali,
agenzie per le vacanze
agenzie per trovar stanze
agenzie immobiliari.

Non ci son più le botteghe,
non ci son più gli artigiani,
sopra i vetri fogli strani
tutti impicci, tutte beghe.

Quattro vani; cento metri,
capodanno alle Maldive;
tre operai pulisci vetri.

Mille euro ferie estive;
una settimana a Vietri,
due per cogliere le olive.

20-11-2009
da: Un Fiore

digitale terrestre (350)


Non eran sufficienti già i canali,
non era ancora saturo il cervello
di dabbenaggini; il "Grande Fratello"
non è ancor sazio; siamo digitali.

Duecentoventi son sintonizzati,
mancano solo i tre canali Rai,
se vuoi veder Santoro come fai?
L'altri pur doppi, sono surrogati.

A tutte le ore puoi ascoltar messa,
puoi comperare quadri o materassi,
si, va beh! A me non interessa!

Con i pulsanti vedrai, te la spassi,
la volontà? Non sarà più la stessa,
potrai tu digerir persino i sassi.

24-11-2009
da: Un Fiore

cielo (349)


Testimone


Il mondo ti guarda cogli occhi distratti
Eppure Tu continui a cambiare
Ogni istante diverso,
Ora, sereno e bianco-azzurro,
Ora, nero d'ira e di fulmini,
Ora, grigio di nuvole e lacrime.
Dalla notte dei tempi immobile,
silenzioso osservi
il mondo ai tuoi piedi
Dall'alba dei giorni
Tutto, hai visto,
Nascere e morire,
Finanche dell'uomo
il primo pensiero
che ti chiamò.... Cielo

Piero Rotundo


Cielo


Cielo, tu che da sempre ci sovrasti,
cambi d'umore ma sei sempre quello.
perpetuo nel tuo eterno ritornello
ci illumini, sei splendido, ti guasti.

La Terra avvolgi con i tuoi contrasti,
ora la copri col nero mantello,
ora la spogli al sole caldo e bello,
non ti curi dell'uomo e dei suoi fasti.

Per te l'uomo è un malefico tumore,
che rode, che corrode, che divora,
è il più grande rapace predatore.

Lui ti bestemmia quando, con terrore
la tua tempesta manda alla malora
l'infame abuso, suo unico valore


24-11-2009; Domenico
da: Un Fiore

lunedì 23 novembre 2009

C.A.M.A.R.D.A. (348)


Guarda che casermoni,
e dire che il sovietico sono io,
han fatto una caserma amico mio
bruciando storia, usi e tradizioni.

Grazie all'imperatore Berlusconi
ch'è stato sì veloce a dar l'avvio
quei cittadini, ringraziando Dio
hanno gia un tetto, visto? Me coijoni!!!

Faranno anche un bel supermercato,
dovranno pur mangiar! Cosa ne dici?
Ed il paese? Verrà cancellato!

In camerata tutti, ma felici,
ne un'osteria o un bar, ora il passato
morto e sepolto come tanti amici.

23-11-2009
da: Un fiore

mercoledì 18 novembre 2009

Arianna ha sei mesi (347)

Arianna a due mesi e mezzo

Arianna, all'età tua, se ci penso
ci son passato anch'io, chissà com'ero,
dicono fossi bello, sarà vero,
ero ciccione, par che fossi immenso.

Poppavo come te, nulla è cambiato?
Eh no! io non avevo il pannolino
usa e getta, non dico il passeggino
ch'era un lusso per quelli del mio stato.

L'affetto certo non sarà mancato,
io avevo una nonna, tu ne hai due,
di nonni uno ma ci hai guadagnato.

Quegli occhioni cerulei m'hai rubato,
quelle guanciotte tonde, son le tue?
Tua mamma e tuo papà dove han pescato?

18-11-2009, dopo aver tenuto Arianna
mentre la mamma e la nonna facevano
compere
da: Un Fiore

Nonna Letizia (346)


io che già son nonno:
Di quattro nonni ne conobbi una,
nonna Letizia. Il graffio della guerra
l'aveva resa zoppa.  Per fortuna
pensare a lei tesor si dissotterra.

Donna di fede, (cosa che in famiglia
non era un tema questo prioritario),
guai a non rispettare una vigilia,
non perdeva novena ne rosario.

Un tormento! - Sei stato alla dottrina?
Fai il buono se no vai all'inferno! -
La mia piccola, povera nonnina.

Se dei ricordi ora sfoglio il quaderno,
vedo l'immagine di quella vecchina
tra gli angeli a parlar col Padreterno.

01-10-2009;
per l'associazione Spiga d'Oro
da: UN Fiore

lunedì 16 novembre 2009

peccato originale (345)


Uomini che lapidano le mogli
dopo che in vita al mondo le han nascoste,
donne continuamente sottoposte
a umiliazioni, vessazioni e doglie.

Si tentò un giorno toglierle dal sacco;
(se fai del bene, ad altri puoi far male),
consolidato il potere tribale
vistosi traballar passò all'attacco.

Rivoluzione non è mai gentile
e senza sangue non si può cambiare
arcaica società gretta ed ostile.

Ma Reagan corse in fretta ad aiutare
quei mostri che null'hanno di civile;
or tocca ai suoi nipoti tribolare.

16-11-2009
dopo aver letto: "mille splendidi soli"
da: Un fiore

domenica 15 novembre 2009

roccia dell'elefate (344)


Riflette il verde intenso sotto un cielo
dove le nubi giocano col vento
sopra un azzurro acceso con l'argento
d'un passeggero ed effimero velo.

Due asinelli soli, sotto il sole
brucano l'erba a piè dell'elefante
che natura ha scolpito. L'intrigante
s'esprime dove, come e quando vuole.

Per quanti secoli avrà scavato il vento
per far quella proboscide alla roccia,
scolpir l'inusuale monumento?

Sopra un cespuglio qualche fiore sboccia,
è la natura che pone l'accento
spargendo di sanguigno qualche goccia

15-11-2009
per un dipinto di L. Pinna
da: Un Fiore

rientro dei pescatori (343)


Alla tiepida luce del mattino
la costa frastagliata si colora,
la ginestra, che dalla roccia affiora,
fa luce alla spiaggetta lì vicino.

Escono dalla notte i pescatori,
hanno da poco spento le lampare
confuse con le stelle in alto mare
quando la notte cancella i colori.

Fruttuosa sarà stata la pescata?
Portan la barca in secca, sulla spiaggia
così potrem vedere come è andata.

Comunque sia non vedremo la rabbia,
lo sa il nuraghe sopra la scarpata
che il pescator, col mare, mai s'arrabbia.

Per il dipinto di Luciano Pinna
13-11-2009
da: Un Fiore

lunedì 9 novembre 2009

natale 2000 (342)


S'è illuminata a festa ogni vetrina
con fiori rossi e finte nevicate,
abeti con le palle colorate
per dire a tutti: Natale s'avvicina!

La gente, che pacifica cammina
sfidando il freddo, s'è quasi annoiata,
come a una gara trita, ormai scontata,
gelido è il cuor d'un mondo che rovina.

Cos'è che manca se tutto t'invita
a fare festa, a spendere, a comprare,
che cosa mai pretendi dalla vita?

La casa è fredda, spento è il focolare,
la cometa s'è persa, s'è smarrita,
nessuno che Gesù sappia trovare.

Natale 1997, per: Sotto l'albero di Natale
Ass. La Spiga d'Oro

da Immagini

venerdì 6 novembre 2009

70° di Pomezia (341)


Adulatore non sono mai stato,
critico sì, fors'anche un po' cattivo,
questo perché io t'amo, allor soffrivo
quando i rapaci t'hanno violentato.


In te s'è rinnovato il sangue mio,
m'hai dato il pane sino alla pensione,
or che l'età s'avanza è con ragione
che per te posso dir ringrazio Dio.


Or posso dir mi piaci, che sei bella,
specie d'estate, allorché la sera
la gente per le strade s'affratella.


Amo i susini tuoi in primavera,
mi manca un po' la neve, solo quella.
Che può mancar a chi vuol na bufera?



06-11-2009; Pomezia
da: Un Fiore

giovedì 5 novembre 2009

Madre di Cristo (340)

deposizione; Caravaggio

Madonna, Tu che hai visto il tuo figliuolo
percosso, torturato, messo in croce,
coronato di spine; strazio atroce
più grande non si può, ne maggior duolo.


T'han dato mille titoli ed onori,
t'han messa sugli altari in mille modi,
ma Tu, c'hai visto conficcare i chiodi
all'unico tuo figlio, ancora muori.


Muori nell'Africa arida e affamata
quando i tuoi figli per trovare il pane
affogano in una attraversata.


Ciò che ti rende ancor più addolorata
che, mentre ti si sciolgon le campane,
l'indifferenza è ormai consolidata.


29-10-2009; per saggio di poesia "Spiga D'Oro"
tema La Madonna, la mamma

da: Un Fiore

mercoledì 4 novembre 2009

la fascina (339)

la Fascina


Sull'erta via di terra battuta
van le massaie verso il casolare,
la prima vien dal fiume, or che a lavare
fresco il bucato, primavera aiuta.

La seconda sul capo ha una fascina
che forse d'altri allieterà il camino,
le frutterà però qualche soldino,
potrà così levarsi qualche spina.

E' fresca l'aria, limpida e sincera,
la selva appena uscita dal letargo
riveste i panni della primavera.

Vita modesta, che non sembra vera
ora che il mondo è divenuto largo;
eppur quella fascina è veritiera.

02-11-2009
per il dipinto di Elena Risorto; "La fascina"
da: Un Fiore

venerdì 30 ottobre 2009

tempi moderni (338)


Si sta davvero rivoltando il mondo,
si lavorava prima per campare,
ora si campa sol per lavorare
ma il lavoro spesso va a fondo.

Il mutuo da pagar non è giocondo,
quando il lavoro c'è ti vuoi fermare
più che si può, bisogna guadagnare,
guadagnare, guadagnar...se no sprofondo.

Ma tua moglie? Gia! anche lei lavora,
ci vediamo di sfuggita la mattina
quando all'asilo va a portare Aurora.

Fa il tempo pieno la mia piccolina,
quando rincaso dorme, ché a quell'ora
è stanca morta, dopo la piscina.

30-10-2009

da: Un Fiore

giovedì 29 ottobre 2009

sera d'autunno (337)


S'avvicina la sera, in un cantone
stan le foglie raccolte dal rastrello;
hanno finito il lieto carosello,
più canteran del vento la canzone.

Si spinge allegro un fiore, in direzione
d'un altro fiore, è certo suo fratello
ch'è sorto clandestino, accanto a quello,
senza il bisogno di coltivazione.

Già s'avvicina l'ora della cena,
si può notare lì, dalla finestra
la luce accesa, c'è la cesta piena.

Una cena frugale, una minestra,
ma sulla tavola entreranno in scena
i dolci frutti or sulla canestra.


29-10-2009

per il dipinto di Elena Risorto
da: Un Fiore

lunedì 26 ottobre 2009

Al Caro Casciano (336)


Ci son persone che non puoi scordare
che nel paese sono un monumento,
caro Casciano, adesso che sei spento
è a queste che mi viene da pensare.

Ricordo l'ironia tua, sagace,
col pievano a parlar di paradiso
mai volgare ma sempre col sorriso,
spirito libero, compagno verace.

Non ti vedremo più sotto il loggiato
seduto al bar, tra uomini felici,
caro Casciano, te ne sei andato.

Eri il solo Casciano, cosa dici?
dal patrono sarai raccomandato!
Certo, ritroverai tant'altri amici.

In memoria di Casciano Garzanti, vecchio
edicolante di Rocca San Casciano,spentosi
il 24- 10- 2009. Mi diceva ogni volta che mi
incontrava: -Sono fratello di latte di tua mamma-
La mia nonna l'avrebbe allattato, perciò
avevamo qualcosa in comune
24-10-2009
da: Un Fiore

mercoledì 23 settembre 2009

la sinistra "per male"(334-335)


L'astio li rode, son cani rabbiosi,
da che "Ghino di Tacco" fu esiliato
e il popolo non l'ha mai perdonato,
temono la sua fine, vergognosi!

Quegli ideali tanto luminosi,
speranza per chi ha sempre tribolato,
svenduti come stracci nel mercato
da usurpatori vigliacchi e ambiziosi.

Ma il popolo, scoperta la congiura,
il capo dei briganti mise in fuga
e i suoi mariuoli ebbero paura.

Le riserve, che stavano in panchina,
gente che ha il cervello di un'acciuga,
or del comando stan nella cabina.

II

Gente che di sinistra s'è vestita,
l'ha cavalcata, sfiancata, l'ha distrutta
ora l'accusa d'esser farabutta
se al malaffare non s'è convertita.

La "sinistra per male" che Brunetta
la vorrebbe veder morta ammazzata,
quella che a Caxi non l'ha perdonata
d'averla messa al pari d'una setta.

I Brunetta i Cicchitto, i Sacconi,
da portaborse di Ghino di Tacco
a cortigiani di re Berlusconi.

Ma il popolo non puoi tenerlo in scacco
con minacce ne melliflui sermoni,
vermi venduti; tacete perbacco!

23-09-2009 Il Ministro Brunetta avrebbe
detto che c'è una mala sinistra che cospira
per arrivare ad un colpo di stato e dovrebbe
andare a morire ammazzata.
da: Un Fiore



domenica 20 settembre 2009

il crimine (333)


Quando nel tempo andato
l'onta del malaffare
t'aveva battezzato,
la dovevi pagare.

Ora non c'è peccato
che non si possa fare,
tutto viene graziato
dal giudice all'altare.

Un crimine ancor vivo
per la chiesa rimane,
è il preservativo.

Non toccare quel tasto
se vuoi restar giulivo
o avrai il sangue guasto.

Luglio 2009-Il Papa in Africa, dove l'AIDS falcidia
le popolazioni ha detto che usare il preservativo
è peccato mortale.
da: Un Fiore

dopo vent'anni (332)


Tanti si sono persi per la via
ma ancor nutrita è la rappresentanza,
possiam vederlo in questa circostanza,
quella che fu gloriosa compagnia.

Che fosse tutto liscio è una bugia,
però in tanti nutrimmo la speranza
per un mondo migliore, ora s'avanza
per ciò che fummo, un po' di nostagia.

Sembran favole ormai le tante lotte,
gli scioperi, gli striscioni ai cancelli,
i presìdi col fuoco, giorno e notte.

Si era uniti, si era tutti fratelli,
l'uno per l'altro pronti a far le botte,
oggi tutti che arrotano i coltelli.

11-09-2009; incontro ex dipendenti Feal sud,
dopo oltre 22 anni dalla chiusura. Ci siamo
ritrovati in 71, agriturismo Tonelli

da: Un Fiore

sabato 19 settembre 2009

i nuovi prigionieri (331)

Pomezia: Villette"I sedici pini"

Anonime tra anonime villette,
non è città o paese, ne campagna,
chiuso da mura tra stradine strette,
ti perdi se nessuno ti accompagna.

Serpentina d'un lungo labirinto,
qualche cancello a proseguire un muro,
"Attenti al cane!" ed un lupo dipinto,
ed al passaggio un abbaiare oscuro.

Ne un marciapiede, ne una panchina,
le piante solo l'immaginazione
può fartele vedere oltre cortina.

Arrivi con il SUV, s'apre un portone,
s'intravvede persino una piscina,
ti sei creato una comoda "prigione"

luglio 2009
da: Un Fiore

africa nera (330)


Io qui nel caldo agosto
nell'afa giornaliera
ad aspettar la sera
che porti un po' di fresco.

Tu in quel lontano posto,
per te terra straniera,
pur se la pelle nera
ti lega là, piuttosto.

Fin qua giunge il tuo pianto,
vorrei essere un mago
per ritrovarti accanto.

Guarda la nostra stella,
rimane aperto il nido
piccola rondinella.



alla mia piccola Evanna

18-08-2009
da: Un Fiore




sabato 25 luglio 2009

italiano "brava gente" (329)


Quando vive un paese sulla truffa
e nella gente non c'è indignazione
anzi, si ride con soddisfazione
di chi è truffato, come cosa buffa.

Quando vedi la gente far baruffa
nella disfida per na votazione,
premia la rissa senza una ragione,
la civiltà ormai puzza di muffa.

Mito dell'italiano brava gente,
il mare, pizza, pasta e mandolino,
un paese dove impera la tangente.

Ci si culla s'un glorioso cammino
deturpando il passato, in un presente
che sa guardare soltanto vicino.
luglio 2009
da Un Fiore

venerdì 24 luglio 2009

il filo (328)


Gente che alla caritas si reca,
piange perché gli manca da mangiare,
sta sempre sul bancone lì, a grattare,
fino che ha un centesimo lo spreca.

Pregano la fortuna, sempre cieca,
ma anche sorda, a quello che pare,
uno non c'è che smetta di giocare
perché saluta la miseria bieca.

E' l'illusione che li tiene accesi,
son vivi perché vive la speranza,
i loro sogni restano sospesi.

I soldi vinti in fretta vengon spesi,
qui la fortuna mostra la creanza
reggendo il filo che li tiene appesi.

da Insieme 12-06-2009

sabato 18 luglio 2009

gli imbambolati (327)


Son diventati tutti imbambolati,
muti, nessuno più c'abbia coraggio
di sparare ai soprusi, ché il lavaggio
goccia a goccia li ha cloroformizzati.

E la protesta di tempi passati?
Vai a settembre ti spostano a maggio,
quando ritorni fai a vuoto il viaggio,
abbozzi... abbozzi ... tutti rassegnati.

Gregge di pecore, il muso non alza,
a capo chino l'erba rada raspa,
già "Dulcamara" ovunque rimbalza.

La gente adulta ora aspetta la calza,
e, fiduciosa, guardando da Vespa (1)
per un po' d'elemosina si scalza.

27-06-209- facendo anticamera in un ambulatorio publico
(1) Trasmissione Porta a Porta- della RAI
da: Insieme

martedì 14 luglio 2009

arianna (326)

Arianna a tre ore dalla nascita (06-06-2009 Fatebenefratell Roma)

Piccola Arianna, bianca come un giglio,
in questo mondo pieno di colori
sembrava non volessi uscire fuori,
temessi della vita già il periglio.


Ma poi ci hai regalato uno sbadiglio
come volessi dir: cari signori,
la vita non è tutta rosa e fiori,
io lo so già, però non me la piglio.


Una farfalla fragile e leggera
quando tra un fiore e l'altro si riposa
non si chiede se giungerà alla sera.


Ma tu cara palletta deliziosa
sei la farfalla, sei la primavera,
bella è la vita e sei meravigliosa.


luglio 2009 Arianna ha un mese
da: Un Fiore

domenica 12 luglio 2009

anguillara (325)


E' la piazzetta gremita di gente,
di Sostakovic vola l'armonia,
sull'altra sponda il lago una magia,
ha il tramonto acceso l'occidente.

Ondeggia il lago allegro, dolcemente,
mentre abbruna la sera, sinfonia
d'opalescenti lune prende il via
da quel viale di platani, imponente.

Si respira nell'aria quel passato
di nobili ed antiche traizioni
tra folla in festa che mangia il gelato.

Esplosione di fiori sui balconi,
la brezza soffia, il lago s'è increspato,
è un riflesso di luci e di emozioni.

28-06-2009 concerto della Banda Santa
Cecilia di Pomezia.
da Insieme


mercoledì 1 luglio 2009

marx (324)


Tu, Carlo, non sei stato imperatore
ne papa o re, seppur ce ne son stati,
in fama tutti tu li hai superati,
il grande Karl, tu, il dissacratore.

T' hanno i potenti visto con terrore
perché insegnasti a tutti gli sfruttati
che i lacci e le catene van strappati;
basta coi dogmi e nobiltà d'onore.

Lo "spettro" tuo che seminò paura,
ma pure accese fuochi di speranza,
è ormai svanito dalle nostre mura.

Chi lo temette ostenta l'abbondanza
senza più freni, senza una misura;
ma uno spettro giammai muore abbastanza.

30-06-2009
da: Insieme

lunedì 29 giugno 2009

insieme (323)


Insieme le montagne abbiam scalato,
erte, scoscese, faticose e dure,
e, per mano il deserto attraversato
con le accecanti e le cocenti arsure.


Cullato abbiam mille sogni comuni,
si sono tutti infranti negli scogli
d'un minaccioso mare, sempre immuni
alle cesoie tra i mariti e le mogli.


Avvezzi alle interperie della vita
nella radura placida degli anni
godiam dei nonni la gioia infinita.


Non mancheranno di certo i malanni
a farci compagnia, ma è sparita
l'epoca dei rimpianti aspri e tiranni.
27-06-09- Compleanno di Clementina

sabato 20 giugno 2009

78 anni di duino (322) II

Questo non è un sonetto ma un regalo per Andrea.

Caro Duino, sono settant'otto,
possiamo dire che li porti bene,
col passo lieve, al piccolo trotto,
con la Teresa tua che ti mantiene.

Spesso ti tuffi nella nostalgia,
vedi la Francia della giovinezza,
e, puoi scoprire quanto lunga sia
la srada fatta, il cuore ti si spezza
perché t'accorgi delle delusioni
che alle speranze riserva la vita,
il "sol dell'avvenire" è Berlusconi
e la sinistra è tanto dimagrita.

Caro Duino, non ti disperare,
hai due bei figli, una bella nipotina,
hai l'auto nuova per andare al mare,
tra tante rose, cos'è mai 'na spina?

E poi Teresa tua dove la metti?
Una che a voglia di farti le sorprese
all'età tua, si merita i confetti!
Certo, mica pretenderà "l'arnese!"

28-01-2004 Compleanno di Duino
da: Ricordi d'Amore

per andrea (322)


Andrea, finalmente sei deciso
a fare il passo verso le catene,
quelle che legano chi si vuole bene
verso l'Inferno o forse il Paradiso.

Sempre sornione, con quel tuo sorriso
di quei che ha le tasche sempre piene,
e, non paventi che possan le pene
turbar la gioia che hai stampato in viso.

No siamo nonni, ormai certe faccende
non ti possiam spiegare come vanno,
certo, la gioventù più se ne intende.

Ai tempi nostri non c'era rodaggio,
ora le prove ormai tutti le fanno,
ma comunque ci vuol sempre coraggio.

Andrea Boarini ed Anja sposi il 25,-06-09
"Per Teresa" N° 290
da: Insieme

venerdì 12 giugno 2009

il cantiere II (321)


Oltre la rete, ovunque l'occhio mira,
macchine in movimento senza sosta,
giunge un quattr'assi, la ruspa si sposta,
cinque palate il camion si rigira.

La gru leggera naviga nell'aria
col carico sospeso, a destra a manca,
curvo l'escavatore, non si stanca,
di penetrar la terra originaria.

La terra mossa, scaricata a valle,
possente un rullo compressore spiana
trema il terreno sotto la trivella.

Sforza una pala, qualche marcia sgrana,
lenta la betoniera alla sue spalle
già impasta col cemento pozzolana.

aprile 2009
da: Insieme

il cantiere I (320)


Oggi il mare è sparito all'orizzonte,
cielo e mare spariti nel grigiore,
svettan le gru, romba l'escavatore
dietro a bandoni a parare il fronte.

Una rete di plastica arancione
delimita a chilometri i confini,
là, dove c'eran ieri i contadini
ora tutto è sconvolto, è confusione.

Terra scavata, terra scaricata,
lampioni che già stanno in posizione,
sopra quella distesa desolata.

Dove entrano i mezzi un cartellone
illustra una città già abitata
con i bambini che giocano a pallone.
aprile 2009
da: Insieme

il mattone (319)


Giganti di cemento, orrore e vanto
per chi d'un tetto n'ha fatto bisogno
ed una vita ha speso per quel sogno,
rinunce, sacrifici, non sai quanto.

Chi ha perso il sonno di una vita intera,
chi s è arricchito, arricchito molto,
chi arranca per non essere travolto
dai mutui ora esposti alla bufera.

Impassibili stan quei casermoni
custodi di migliaia di segreti
di gioie, di dolori, di passioni.

Stipato tra i soffitti e le pareti
in confortevoli, comode prigioni,
l'uomo sta i giorni suoi, or tristi or lieti
08-04-2009
da: Insieme

le tasse (318)


Son diecimila euro dal dentista,
dice: senta, le serve la fattura?
le posso defalcar l'iva, sicura,
duemila euro lì, a prima vista!

Penso: la cosa non mi pare onesta
ma rinunciar però è molto dura,
aspettar n'anno la stessa misura,
che cosa devo far? L'Italia è questa!

Certo che rode veder denunciare
quel dentista meno d'un pensionato
e tutto questo sembri regolare.

Ma se il rimborso venisse immediato,
se chi froda si potesse ingabbiare,
l'onesto ne uscirebbe vantaggiato.

Se il presidente invita all'evasione (1)
eterna durerà questa canzone.

12-06-2009;
(1) presidente Berlusconi:
Giusto evadere le tasse, sono troppo alte.

da: Insieme