venerdì 24 luglio 2009

il filo (328)


Gente che alla caritas si reca,
piange perché gli manca da mangiare,
sta sempre sul bancone lì, a grattare,
fino che ha un centesimo lo spreca.

Pregano la fortuna, sempre cieca,
ma anche sorda, a quello che pare,
uno non c'è che smetta di giocare
perché saluta la miseria bieca.

E' l'illusione che li tiene accesi,
son vivi perché vive la speranza,
i loro sogni restano sospesi.

I soldi vinti in fretta vengon spesi,
qui la fortuna mostra la creanza
reggendo il filo che li tiene appesi.

da Insieme 12-06-2009

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