domenica 6 marzo 2011

Plàcati cuore mio.(483)


Nel lago del mio cuor c'è la tempesta
fulmini, lampi, tuoni, non c'è pace,
s'è invaghito di lei, tanto gli piace,
lei corre già da un altro per la festa.

La ragion si ribella e assai protesta:
-Placati o cuor, non puoi esser rapace,
ti devi rassegnar, fatti capace,
tutto non si può aver, la vita è questa!-

Tu, mente mia, lo so che mi vuoi bene,
lo so che soffri al vedermi soffrire,
conosci quante siano le mie pene.

Riuscirò a frenarne il ribollire
prima che esploder debbano le vene.
Un'altra "lei" mi farà rinsavire.

6-marzo-2011

Nessun commento:

Posta un commento