mercoledì 23 dicembre 2009

Il pendolare; sera (363)

Ride la luna come chi ti sfotte.

Appari all'improvviso, nella notte,
rettilineo di luce in movimento,
perfori il buio un attimo, un momento,
poi, tenebra di nuovo tutto inghiotte.

Tu fuggi ed io son qua, tra ininterrotte
processioni di lucciole, che a stento,
mentre mi piangon l'occhi, seguo, lento,
ride la luna come chi ti sfotte.

Sei stanco ma ti devi rassegnare,
non puoi fuggire la coda consueta,
solo la radio ti può consolare.

C'è Caterpillar, trasmissione lieta
con Cirri e Solibello, puoi scherzare,
ed arrivar felice alla tua meta.

Da: I Benpensanti

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