mercoledì 12 maggio 2010

Estasi 392


Cantava il vento tra gli spogli faggi,
noi due vicini sul lieve tappeto
disteso dall'autunno; un po' indiscreto
giocava il sol tra i rami co' suoi raggi.

Io t'abbracciavo, una mano furtiva
andò a frugare sotto la tua gonna,
tu mi spogliasti il petto; oh musa! o donna
che sai svegliar colui che pria dormiva.

Giunto dove s'incrociano le cosce
toccai l'ambito ed agognato fiore
che sol nol può apprezzar chi nol conosce.

Inebriato fui dal suo turgore;
quell'attimo svanirono le angosce,
ci perdemmo nell'estasi d'amore.

Alla mia Musa
12 maggio 2010
da: La nostra Favola

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