lunedì 10 maggio 2010

Tenerezza 390


Era una notte chiara,
la luna coi suoi raggi luccicava
sopra l'onda del mare che sciacquava;
all'orizzonte, sola, una lampara.

Sopra la spiaggia, o cara,
noi due si stava accanto e si parlava,
la testa sul mio petto si poggiava,
il cuor batteva come una fanfara.

Il palpitar convulso era fremente,
con la mia mano, lieve, una carezza,
è scesa alle tue coppe dolcemente.

Ti sei arresa a quella tenerezza,
la tua bocca alla mia, avidamente,
s'è sciolta in un incanto di dolcezza.
alla Mia Musa
1 maggio 2010
da: LA nostra Favola

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