lunedì 27 aprile 2009

le schegge (152)


La proprità è lecita, pertanto,
se uno possedesse tutto il mondo
in lungo, in largo, tutto quant'è tondo,
dovrebbe ognun sperare in lui soltanto.

Ma se quel tale fosse ingordo tanto
da non mollare nulla fino in fondo
durar potrebbe sol qualche secondo
il suo diritto giusto e sacrosanto.

Comunque sia pur valida la legge,
se non ha forza d'essere difesa
è un vestito vuoto, non si regge.

Ogni nuova, pur nobile pretesa,
sottrarsi non potrà dal fare schegge
se vuol mutar consolidata intesa.

Il Libro Nero

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