giovedì 30 aprile 2009

roma caput mundi (202)


Quanto soffrire ma pur quanta gioia
sai dare Tu al popolo che spera
eternamente nei sogni; mai dispera;
quanti bocconi amari spesso ingoia.

S'infoca, s'accalora, mai s'annoia,
ne alza mai di resa la bandiera,
sa che quel sogno non sarà chimera,
la sorte girerà, vitaccia boia!

Non voglio più svegliarmi, non è giusto,
sto sogno è troppo bello, siamo in vetta!
Lasciatemi sognare, è troppo il gusto!

Spalanca l'occhi, Roma benedetta,
la grande Roma di Cesare e Augusto
è ritonata al ruolo che le spetta.

Roma-Caput-Mundi-

13-06-2001 - La Conchiglia

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