mercoledì 5 ottobre 2011

(549) i tempi cambiano

Prete nel letto


Come si può avere nostalgia
d'un tempo che si usava lo scaldino
per mettere nel prete, dentro il letto,
e sotto questo c'era l'orinale

il gabinetto stava per le scale,
l'acqua nella fontana, al vicoletto,
ramina da cui  bere ed il catino
per darsi una lavata  e così sia.

Non c'era droga, ma nell'osteria,
ci si drogava già con un quartino,
quanti nascemmo a causa d'un goccetto?

L'uomo sfoggiava cresta da galletto,
e per sfogarsi andava nel casino,
la donna era morbosa fantasia.

Certo che può ispirare una poesia
quel tempo andato, ormai non più vicino,
ma ricordarlo merita rispetto.

Quel ciabattino che con il trincetto
a rifilar tomaie stava chino
dalla mattina a sera sulla via.

Le scarpe adesso si gettano via
e prima che abbia termine il cammino,
il mondo va di fretta, non è detto
che poi sia tutto bene o tutto male.

Lo stress oggi è una bestia micidiale
non è facile da prendere di petto
solo il poeta sa tornar bambino
e tingere il moderno di magia.

5-ottobre-2011

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